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Contrasto all’apertura di partite IVA “fittizie”

Contrasto all’apertura di partite IVA “fittizie”

L’Agenzia delle entrate rafforza i controlli di contrasto all’apertura di partite IVA “fittizie”, a esito dei quali può invitare il contribuente a presentarsi di persona, al fine di dimostrare l’effettivo esercizio dell’attività d’impresa, arte o professione e l’assenza dei profili di rischio individuati dall’Agenzia delle Entrate.

L’ufficio può chiamare il e nel caso di mancata risposta di persona o di esito negativo dei riscontri operati sui documenti esibiti, l’Ufficio può emanare un provvedimento di cessazione della partita IVA e irrogare una sanzione pari a Euro 3.000.

Nel caso in cui il contribuente avesse iniziato e cessato la partita iva in anni precedenti, per la riapertura della stessa potrebbe essere necessario il previo rilascio di polizza fideiussoria o fideiussione bancaria di durata pari a tre anni dalla data di rilascio di importo non inferiore a Euro 50.000.

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